Il politologo Bricmont: Tibet e Kosovo, diritti umani o ingerenza camuffata? Di Emanuela Irace
Il politologo Bricmont: Tibet e Kosovo, diritti umani o ingerenza
camuffata? Di Emanuela Irace
18 Aprile 2008
Inserito da Lorella Binaghi
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http://www.geocities.com/pignataresi/RELIGIONI/confronto.htm
Riunione di capi militari in costumi medievali.
http://www.comune.siena.it/main.asp?id=3424
Risultati della riunione dei capi militari (preti). Lo chiamano:
ecumenismo, vale a dire guerra e disgrazie "eque e solidali" e nuovi
costumini per tutte le età.
Articolo tratto da http://www.fisicamente.net/
Il politologo Bricmont: Tibet e Kosovo, diritti umani o ingerenza
camuffata?
Emanuela Irace
Kosovo. Afghanistan. Iraq. «Giustificare la guerra in nome dei
diritti umani è la nuova ideologia imperialista». Lo dice il
fisico belga Jean Bricmont, scienziato della politica e professore
all'Università di Lovanio, autore del saggio pluritradotto
Imperialismo umanitario, che abbiamo incontrato a Roma. E non fa sconti.
Né all'Ue, né all'Italia, né agli Usa. Secondo
Bricmont, allievo di Chomsky e Russell, «la sinistra sta diventando
complice delle più grandi secessioni occidentaliste». Sotto
l'unico controllo di chi esporta democrazia made in Usa.
Lei parla di Paternalismo neo-coloniale. Si giustifica la guerra in nome
dei diritti umani? È cambiata l'ideologia ma il colonialismo
è radicato nella mentalità corrente. La guerra è
impresentabile all'opinione pubblica. Alle lobbies. Da trent'anni la
comunicazione è più sofisticata. Si fa scudo delle battaglie
umanitarie. I movimenti femministi. Quelli per la liberazione dei popoli
oppressi. Stabilendo così un diritto di ingerenza, che è solo
il diritto del più forte. La fine del diritto.
Il modello è l'autonomia. Il diritto all'autodeterminazione dei
popoli. No. Il modello è smembrare. De-costruire i nuovi imperi
attraverso la secessione: Cina, Russia, ma anche Serbia. Non si tratta di
autonomia per il Tibet, Cecenia e Kosovo. La lotta di indipendenza
Nazionale deve passare da una fase militare a una propriamente economica.
Senza la quale l'indipendenza politica, statuale, è un contenitore
vuoto. L'indipendenza di un paese non si misura solo con il gran o e la
tecnologia da cui dipende. L'ideologia di diritti umani che possano
scavalcare ogni confine di sovranità, è un' ingerenza
camuffata.
Così la politica estera della sinistra diventa simile a quella della
destra. Esistono due versioni dell'imperialismo. La destra è per la
lotta al terrorismo, per la difesa dei propri interessi sul campo. La
sinistra per la violazione dei diritti dell'uomo e del diritto
internazionale. Ma così facendo la sinistra è diventata
più imperialista della destra classica, ha sostenuto la Guerra in
Afghanistan e la secessione del Kosovo. Nelle guerre recenti ha fatto poca
opposizione e praticamente nessuna alla minaccia di Bush contro l'Iran. Con
la fine del comunismo, l'ideologia dei diritti umani e della democrazia da
esportare, ha rimpiazzato il marxismo, il socialismo e la lotta di
classe.
Lei per quale versione propende.
Io sono per il negoziato. Non per aggredire uno stato. La guerra in Iraq
è stata una catastrofe umanitaria peggio della Palestina e del
Darfur. Cina e Russia hanno screditato la politica degli Stati Uniti.
L'Europa no. La Commissione europea, Solana, tutto il mondo sa che il
Kosovo è in mano a mafiosi, ma nessuno ha il potere per dirlo.
È una catastrofe. Che all'Europa non interessa denunciare. Ma
così il diritto internazionale è completamente stravolto.
Una catastrofe senza soluzioni.
Finchè si ragiona imponendo la verità non si vuole discutere.
Si entra nel campo ell'opposizione tra bene e male. Occidente e Islam.
Scontro di civiltà. Buoni e cattivi. Ma chi lo decide e
perché? Non ci guadagna nessuno. I rapporti di forza sono a
vantaggio dell'Occidente. Per mezzi e tecnologia. Se i difensori dei
diritti umani fossero coerenti, dovrebbero condannare Usa e Israele.
L'Italia ha un ruolo importante in funzione euro mediterranea. Insieme alla
Spagna. Potrebbe giocare una funzione di pace e mediazione con il mondo
arabo e nel conflitto isrelo-palestinese. Ma gli Stati Uniti osteggiano
questa politica. Io sono per stabilire delle relazioni, non per
diabolizzare. Ci vuole modestia. Non assolutismo. La Polis greca era
democratica con i propri cittadini, ma faceva uso e commercio di
schiavi.
Da il manifesto dell' 11 aprile 2008
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