"Spreco infinito..." Di Nicola Bonelli
"Spreco infinito..." Di Nicola Bonelli
Sabato, 7 Gennaio 2009
Inserito da Lorella Binaghi
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----- Original Message -----
From: Fontamara - Nicola Bonelli
To: Lorella
Sent: Saturday, February 07, 2009 12:12 PM
Subject: Re: Così e... se vi pare. "Alla faccia del Popolo
Italiano".
... sul link che segue potrai leggere dello "Spreco infinito..."
da me denunciato (e pubblicato) nel novembre 2005
Ciao
Nicola
http://www.fontamara.org/fotografie.htm
Fiume Basento, Lucania.
15/11/2005,- Spreco infinito lungo i Fiumi di Basilicata (e
d’Italia) e Legalità perduta nei Palazzi del Potere regionale
(e nazionale), Lettera da Fontamara - di Nicola Bonelli
Una cronaca dettagliata di ruberie varie, passate, presenti e future
“Fondi per sistemare il Basento”, annunciava un articolo de
“la Nuova Basilicata” del 20 luglio scorso. Riferiva di due
delibere della Giunta Regionale di Basilicata, riguardanti due interventi
di sistemazione fluviale: nel torrente S. Nicola (Nova Siri, Mt) e nel
fiume Basento (Calciano, Mt). Interventi descritti da Francesco Mollica,
Assessore alle Infrastrutture, come investimenti per la difesa del suolo.
Ma che in realtà sono soltanto un immane sperpero di denaro
pubblico. Sono soldi stanziati dal C.I.P.E.: un fondo di 25 milioni di
euro, destinato da un “Accordo di Programma” del luglio 2003 a
“Lavori” di questo genere. Per come sono spesi, sarebbe
più giusto definirli: “Fondi da sistemare nel
Basento”.
Ho esaminato i due progetti: redatti dall’ing. Antonio Losinno,
approvati dall’ing. Donato Grieco, dell’Ufficio Infrastrutture
e Difesa del suolo di Matera, con la supervisione del Dirigente Gen. ing.
Aniello Vietro. Conosco lo stato dei luoghi e posso dire che entrambi gli
interventi potrebbero essere realizzati a costo zero per la P.A.. Con il
progetto alla mano, potrei dimostrare quanto sostengo. Spiego qui comunque
in sintesi. 1) - Torrente S. Nicola - Delibera n. 1547/05 (Lavori di
ripristino officiosità idraulica del torrente S. Nicola, agro di
Nova Siri, secondo intervento, importo 330 mila euro) approvata nella
seduta del 18.07.2005: presenti tutti gli Assessori, assente il Presidente
Vito De Filippo. L’intervento riguarda il tratto medio del corso
d’acqua, a partire da 3 km. a monte della s.s. 106. Vi è
prevista l’apertura della “savanella” (sezione di
deflusso) – per una larghezza di 40 metri, profondità di 3,5
metri, e lunghezza di 2.500 metri – che comporta l’asportazione
dall’alveo di 140 mila metri cubi di materiale.
Vediamo le incongruenze del progetto: a) l’obiettivo dichiarato
è il “ripristino dell’officiosità
idraulica”, ma tra i suoi elaborati non esiste uno straccio di
verifica della portata idrica. Non si comprende perciò da dove
scaturisca il dimensionamento della sezione proposta: 140 mq. Sezione che
– con la pendenza longitudinale propria del 2%, e con un tirante
idrico di 2,5 metri – potrebbe contenere una portata di 1.000 mc/s:
portata di un fiume con bacino da 1200 kmq. (come il Basento); esagerata
per un torrentello con 60 kmq. di bacino, qual è appunto quello in
questione; b) da notare, inoltre, che il tratto terminale del torrente,
compreso tra la s.s. 106 e la foce, ha una sezione di soli 65 mq. ed una
pendenza dello 0,6%; lo stesso ponte della 106 ha una luce di soli 24
metri; può quindi transitarvi una portata massima di 200 mc/s. Per
cui, perché aumentare la sezione di monte, che può già
contenere 500 mc/s, quando quella di valle ne contiene meno della
metà?; c) il torrente in esame è una tipica fiumara calabra:
un greto con tanta ghiaia ma senza una goccia d’acqua; ghiaia
depositata in modo uniforme per lungo e per largo e non come dice il
progetto in notevoli accumuli, “che deviano il flusso idrico”
(che non esiste) “e provocano consistenti erosioni”
(anch’esse inesistenti); e soprattutto non è vero che
l’erosione stia “interessando un attraversamento viario di
grande utilità… per cui si è reso necessario
intervenire”.
Il ponte dell’unica strada che attraversa quel tratto di torrente
– una strada poderale larga 4 metri e lunga 6 chilometri, a partire
dal cimitero di Nova Siri – è un’opera di recente
costruzione: robusto e ben fondato; è alto 4 metri; ha una luce
complessiva di 100 metri e non presenta alcun segno di erosione; inoltre,
la sottostante sezione d’alveo potrebbe contenere 2.500 mc/sec.: le
portate del Basento e del Sinni messe insieme. Ed allora nasce il dubbio:
ma l’obiettivo è veramente la regimazione del S. Nicola o
piuttosto il materiale inerte ivi disponibile? Dubbio peraltro avvalorato
dall’intervento precedente (170 mila mc asportati dallo stesso
tratto). Comunque, considerato l’attuale fabbisogno di inerti, non ci
sarebbe niente di male. Se servono gli inerti bisogna pur trovarli da
qualche parte...
Leggi il testo integralmente
http://www.europeanconsumers.it/articolo1.asp?art=2428
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