I Leponti a Varese: a caccia di bufale in-zu-briche



I Leponti a Varese: a caccia di bufale in-zu-briche


04 Agosto 2009
Inserito da Lorella Binaghi
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AGGIORNAMENTI: 20 agosto 2010

12 Marzo 2009 - VARESE. Lettera a Roberto Maroni: piuttosto che "Ronde anti-criminalità", restituito alla cittadinanza in euro subito! http://www.cieliparalleli.com/documenti007/altrocheronde.html

24 maggio 2010 - Ma quale padania ticinese! Alla cura di varcomitatispontanei@yahoo.it
http://www.cieliparalleli.com/documenti024/ma_quale_padania_ticinese.html

22 luglio 2010 - La Grande Svizzera non è uno scherzo. Gazeta Wyborcza
http://www.presseurop.eu/it/content/news-brief/299571-la-grande-svizzera-non-e-uno-scherzo

29 giugno 2010 Varese - Movimento Libero vuole annettere il Canton Ticino
http://www3.varesenews.it/politica/articolo.php?id=177429

I CITTADINI LEPONTINI NON L'HANNO MAI VOLUTA L'AGENDA FRAUDOLENTA INDICATA DAL SIGNOR ALESSIO NICOLETTI ANCH'ESSO INDESIDERATO GIACCHE' OSSERVATO E DOCUMENTATO IL SUO LAVORO
http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=9078

Alessio Nicoletti, approfondimenti
http://www.cieliparalleli.com/documenti017/Varese_intimidazioni_a_cittadini_ottobre_2009.html



Statua d'Augusto a Le Turbie, Francia.
http://www.astoft.co.uk/turbie.htm
Statua d'Augusto a Le Turbie, Francia, presso il suo mausoleo famoso in tutto il mondo,
recante i nomi dei popoli delle Alpi vinti dalla sua campagna fra il 25 e il 16 a.c..


----- Original Message -----
From: varcomitatispontanei
To: Filippo M. Gambara
Sent: Monday, August 03, 2009 2:37
PM Subject: Inscription du monument de La Turbie


Morazzone, 3 agosto 2009, lunedì.

Gentilissimo prof. Filippo Maria Gambara,
non si tratta, come lei afferma, di confusione, ma di storia scritta, scolpita sulla pietra a lettere cubitali (Trofeo della Turbia): "I LEPONZI". Monumento che fa testo e l'unico che noi varesini terremo in considerazione.

"... mi sembra che ci sia una grande confusione/imprecisione/superficialità e certamente ci deve essere stato un equivoco..."

Insubri, sono il signor Roberto Fumagalli e il l'avv. Attilio Fontana, attuale sindaco di Varese, gli stessi che hanno iscritto deliberando, tutti i cittadini del varesino, ma a loro insaputa, alla fraudolenta loggia A.V.E. (...).
REGIO LEPONTICA

Fumagalli e Fontana con alcuni loro amici sarebbero gli unici "insubri". Un gruppo numeroso come una squadretta di calcio e loro fans, sono davvero pochi per diventare identità culturale di tutti gli abitanti varesini, anche se quella loggia di signori/e, fa corrispondere il territorio dei Leponti alla loro pretesa "regio insubrica" che guarda caso comprende proprio l'area Lepontina (valli e Alpi Lepontine), Lugano, Como, Lecco, Varese e Novara comprese su quell'alta direttrice della Val Padana.

Noi Lepontini per cronaca, esistiamo, parliamo e siamo ancora capaci di scrivere la forma più moderna della lingua madre: Lepontina.
I nostri nipoti la parlano e imparano a scriverla.
Tutti i numismatici conoscono l'antica scrittura lepontina di Lugano, città che dista trenta chilometri da Varese, una comoda e antica via fluviale. (...).
E' ovvio che i varesini abitanti fra Lugano e Novara siano i Leponti!
Noi non accetteremo mai il termine "insubria (1)" e "insubri" per autodefinirci, questo fuori discussione ma continueremo ad essere quello che è sempre stato: LEPONTI. (Lepontii, secondo il prof. Carlo Raffaele De Marinis.).

Anche perché, nostre ricerche sulla storica via di Rama (Manu Vina, Menes o Narmer), rivelano prove documentali grandi quanto lepontiche piramidi di Montevecchia a Lecco. Oggetti cultuali e suppellettili ornamentali ora quasi delle tutte scomparse in collezioni private, risalteranno fuori.
Infatti, mentre io cercavo in internet foto di reperti archeologici sulla civiltà dei Leponti, e soprattutto fra la splendida collezione fotografica di tesori storici catalogata dal prof. Carlo De Marinis, non trovando proprio nulla d’efficace su quel soggetto, sono stata costretta a telefonargli più volte. Ed è per tal motivo che ho cercato e trovato materiale sui Leponti solo fra i numismatici totali ed ho iniziato a pubblicare parte di quello che ho archiviato. (...).

500 a.C. una stele ritrovata a Vergiate, (21100, Varese, Italy).
http://www.univie.ac.at/indogermanistik/quellentexte.cgi?48
Una stele lepontica ritrovata a Vergiate, (21100, Varese, Italy). 500 a.C. (?).


Io le chiedo d'aiutarmi a trovare fondi per realizzare mostre e pubblicazioni sulla gloriosa discendenza di Rama, gli antenati dei Leponti varesini e non solo (...). Intanto ho iniziato a spedire materiale che ho racimolato su antiche civiltà in Italia, anche presso redazioni internazionali per suscitare maggior interesse.
http://www.cieliparalleli.com/documenti006/vintages_etruscans_descovered_2.html
http://www.rumormillnews.com/cgi-bin/forum.cgi?read=149496

Se l'avv. Attilio Fontana continuerà ad insistere con il termine "insubria e insubri", noi lo considereremo responsabile del tentativo di sottrazione alla nostra identità culturale reale, oltre che per truffa, furto di patrimonio naturale, storico e culturale, documentati. (...).

Noi speriamo lei voglia sinceramente collaborare per realizzare documentazione pregevole sulla nostra antica e moderna civiltà, con tutti i mezzi che lei ha a disposizione. In tal modo attraverso il suo autorevolissimo nome, potremo siglare e raccontare, una delle storie più affascinanti del pianeta.
Storia documentale di una fra vie della seta che merita d'essere enfatizzata, sulla linea geodetica che passa fra Makarska (Croazia), Varese, Lisbona, San Diego (CA). Entro, sulla e sotto la quale noi possiamo ancora ammirare tracce architettoniche erette ed incise dai figli/e degli antichi Dagoni. (...).

Abbiamo bisogno di lei professore per incrementare l'archivio fotografico interattivo di Carlo De Marinis sui Leponti, ancora del tutto sfornito.
Io, come una fra portavoci di questo comitato spontaneo cittadino del varesino, la invito a contattarci presso un numero telefonico corrispondente alla sede del nostro foglio elettronico: www.cieliparalleli.com
adesso, completamente auto sovvenzionata ma che meriterebbe fondi regionali oltre che europei per migliorare scientificamente.

S'eviteranno mediazioni superflue, se lei ci cedesse un numero telefonico fisso per poterla contattare più facilmente, anche in funzione di una domanda d’appuntamento. E' inoltre possibile ottenere programmi sui suoi incontri pubblici nel varesino e nel Canton Ticino?
Lei, potrebbe inviarceli per tempo presso l'indirizzo e-mail della nostra redazione: editor@cieliparalleli.com

Nell'attesa del suo interessamento alla rassegna sui Leponti e del suo numero telefonico e ringraziandola per la sua cortese risposta, inviandole sinceri cordiali saluti anche da parte di questo comitato cittadino.

Lorella Binaghi
editor@cieliparalleli.com
Sede - Tel/Fax n. 0332 870008
Skype: Zoe Bless


Nota aggiuntiva, 04 agosto 2009.

1) - Insubria, insubriae, nel varesino sono sinonimi di fallimento. L'azienda Ospedaliera e l'università che recano quel nome, cadono strutturalmente e in immagine, a pezzi ogni giorno di più, come da cronaca assai ben documentata. La baracca sorta al posto dell'ex Opera Pia "Ospedale del Circolo e Fondazione Macchi", la Villa Margherita lasciata in eredità dall'illustre tenore Francesco Tamagno (Otello) alla città di Varese, consistente in parco botanico e villa settecentesca sulla collina sovrastante il quartiere Biumo, aboliti dei tutti, senza consenso popolare, dalla giunta di Fumagalli/Fontana (Lega Nord), gli stessi che hanno distrutto e venduto a peso, fra tutti gli altri, anche gli alberi pregiati, rari e monumentali del Parco Botanico di Tamagno, ed affidato ad un’impresa "sovracomunale" e a basso budget, l'erezione della struttura esteticamente oscena scolpita sulla sommità della collina ed osservabile oramai da ogni direzione, "in funzione di una loro esclusiva centralizzazione ospedaliera del territorio varesino" proprio sull’ex collina di Tamagno in pieno centro cittadino.

Sarebbero creatori di "naturalità modificata" stanziatisi all'ex parco botanico di villa Margherita, a Varese. Un'intera collina (donazione alla città di Francesco Tamagno, illustre Otello), trasformata senza pubblici consensi in un tempio promozionale a sostegno di case farmaceutiche e produttori di pecore clonate ("Dolly"). (...). Sarebbero i mercanti che osano abbigliarsi con colori sacerdotali (1) che non si possono infilare senza gravi rischi
http://www.cieliparalleli.com/rassegnadelvar00/lepontiavarese.html

La stessa introduzione architettonica, è strutturalmente inidonea a servizi popolari per mancanza di reti stradali, impossibili da praticare adesso giacché queste, parte viaria concepita nel 1700, a Varese, consistente in percorsi stretti fra palazzi antichi di gran pregio storico ed artistico. (...).
L'avv. Attilio Fontana, attuale sindaco di Varese, distribuisce ad ogni organo d'informazione locale, locandine mostranti schizzi architettonici con torri di Babele come quelle a Dubai, che egli ha visto su foto cedutegli dai suoi guru, "in sostituzione del vecchiume architettonico del capoluogo" (21100). Sono disastri e danni incalcolabili, per i varesini, ma che saranno stimati in funzione di un restituito pecuniario alla popolazione a risarcimento. (...).

Lo "Insubrias BioPark", è contestato e denunciato da tutti i forti comitati di naturalisti, per le sue illegali sperimentazioni su esseri viventi, per adesso, ufficialmente, solo animali, tenuti in schiavitù in gabbie dei laboratori presso quella struttura.
"http://www.cieliparalleli.com/documenti004/comunicato_LAV_BustoArsizio.html

La Università "della" Insubria, invece, alquanto distante dai docenti d'istituti universitari milanesi, alcuni di loro, interrogati da questo comitato, scrivono testualmente "di non voler mai essere confusi per omonimia, con quelli dell'università insubria a Varese".


(...).


***** * *****




----- Original Message -----
From: varcomitatispontanei
To: Filippo M. Gambara
To: Undiscloset Recipient
Cc: Roberto Maroni
Sent: Monday, August 03, 2009 1:51 PM
Subject: Re: ma quale terra "in-zu-bre" !!

04 Agosto 2009 - I Leponti a Varese: a caccia di bufale in-zu-briche. Alla cura di varcomitatispontanei@yahoo.it.
www.cieliparalleli.com/documenti013/a_caccia_di_bufale_insubriaeiche_2009.html


Gentile Lorella Binaghi,
mi sembra che ci sia una grande confusione/imprecisione/superficialità e certamente ci deve essere stato un equivoco, perché il Prof. De Marinis non può essersi espresso nei termini da lei riferiti.
Naturalmente io non sono il "creatore" del termine insubre. Sono le fonti antiche (Polibio, Livio....) a restituirci il nome del popolo che occupava nella seconda età del Ferro il territorio tra Milano ed il Ticino, che secondo la saga di Belloveso raccontata da Tito Livio conservava una denominazione antecedente l'invasione gallica del IV secolo. Il nome Insubri risulta attribuito poi collettivamente a quella che al momento dello scontro con Roma (dal III sec. a.C.) sembra essere una lega o federazione di popoli con capitale Milano. Io mi sono limitato ad ipotizzare una spiegazione etimologica all'interno della linguistica celtica del nome, presumibilmente composto, cercando di superare i limiti della traslitterazione latina. Sul piano storico peraltro la localizzazione del territorio varesino all'ìnterno del territorio degli Insubri nella seconda età del Ferro non può lasciare dubbi.
I Leponti o Leponzi sono invece, almeno a partire dal II sec. a.C., sulla base delle testimonianze di Catone, Cesare....., una popolazione celtica alpina localizzata in Ossola e nell'attuale Canton Ticino (da loro prende nome l'attuale Domodossola, Oscela Lepontiorum), che non accetta come gli Insubri di firmare la pace con Roma intorno al 197 a.C., resta alleata con i Reti contro gli stessi Insubri e viene sottomessa da Druso e Tiberio, tra il 15 ed il 14 a.C., nel quadro delle campagne romane contro le genti alpine in età augustea. Certamente il territorio dei Leponti storici non ha mai compreso l'attuale Varesotto. Il termine Lepontidi invece non esiste nell'antichità.
Qualche elemento di confusione si aggiunge per l'abitudine di trasformare il termine insubrico, in uso da parte dei geologi per denotare alcune formazioni rocciose nelle Alpi ed in particolare la Linea Insubrica, una faglia tettonica che attraversa le Alpi in senso est-ovest. Questo termine si è esteso ad un significato geografico nell'ambito delle scienze naturali ed ha determinato la diffusioni di termini come Insubria e Regio Insubrica, estesi anche al Canton Ticino dei Leponti, nonché la recentissima Università dell'Insubria. Tale uso moderno del termine si distacca significativamente dai limiti e dal senso della denominazione nel suo significato storico antico.

Le identità culturali e storiche sono una cosa seria ed è opportuno approfondire con attenzione le problematiche prima di passare ai proclami. Ho dovuto necessariamente limitarmi ad una estrema e semplificata sintesi, ma spero che lei possa consultare anche solo su Internet una serie di siti per meglio comprendere e fare suo il significato delle diverse denominazioni.

Con i migliori saluti

Filippo M. Gambari

----- Original Message -----
From: varcomitatispontanei@yahoo.it
To: Filippo M. Gambari
preistoria.unito@fastwebnet.it ; filippomaria.gambari@fastwebnet.it
Sent: Thursday, July 30, 2009 4:13 PM
Subject: ma quale terra "in-zu-bre" !!

Illustre prof Filippo Maria Gambari,
il prof Carlo Raffaele De Marinis, ci ha indicato il suo nome come creatore del termine "insubria" e "insubre".
Noi non possiamo credere che un illustre ricercatore come lei approvi la sostituzione della nostra vera identità culturale: LEPONTIDI

I Leponti a Varese, altro che "in-zu-bri"!


Ci rassicuri lei esimio professore provvedendo subito a far togliere dalle testate giornalistiche sovvenzionate con i fondi pubblici, la frode intentata per sostituire un popolo glorioso come il nostro (gli abitanti delle valli e delle Alpi Lepontine), in "insubri" dei tutti inventati.

Noi rimaniamo nell'attesa.

I cittadini di Varese e del varesino.

Lorella Binaghi, una portavoce.


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