CLIP: Sgarbi e Striscia a Morazzone
CLIP: Sgarbi e Striscia a Morazzone
03 novembre 2009
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Vittorio Sgarbi, www.cittadisalemi.it/
Sindaco a Salemi, Onorario a Varese, ha ottenuto la stima dei cittadini
degno rappresentante d’Italia anche in distretti Lepontini. I
residenti al polo opposto sull'asse italiano, lieti d'essere deliziati con
la presenza di Vittorio Sgarbi a Varese. Lepontini, imiteranno al meglio il fenomeno "Città di Salemi", raggiunto da
Sgarbi e in tale modo tutti gli italiani/e, conosceranno reali pensieri del
profondo Nord da troppo tempo cancellati d'avvilente propaganda ideologica
editoriale.
I cittadini italiani residenti nel varesino.
Segue articolo.
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Fonte: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/
Ultime notizie
'Libero' - Giù la villa, Sgarbi attacca Fontana
Schiaffi alla Lega per la palazzina liberty abbattuta. Salta la
consulenza per la mostra sul Morazzone
Sgarbi insulta Varese e la Lega. E affonda la mostra sul Morazzone. Quella
che avrebbe dovuto realizzare lui. Questo l'ultimo scontro, avvenuto ieri
per telefono tra il sindaco di Varese Attilio Fontana e il critico,
successivo ad un'altra lite, avvenuta domenica tra Sgarbi ed alcuni
amministratori leghisti. Il celebre critico d'arte è "infatti piombato
domenica con la troupe di Striscia la Notizia a Morazzone, piccolo paese
alle porte di Varese, per attaccare i politici locali sull'abbattimento di
Villa Bianchi, l'edificio liberty contro la cui eliminazione si era
battuto. Sgarbi è arrivato in paese, ha insultato il sindaco Matteo
Bianchi e ha poi riservato lo stesso trattamento a tutta la dirigenza
leghista, citando anche Bossi e Maroni. "Mi ha dato del mafioso, mi ha
accusato di intascare soldi dall'abbattimento della villa quando invece
abbiamo fatto di tutto per impedirlo - commenta Bianchi - non è
colpa nostra se non possiamo valicare i limiti della legge". Evidentemente
Sgarbi non ha più l'influenza di una volta se la Soprintendenza,
anche di fronte ai solleciti del Comune e dello stesso critico, dopo un
primo rinvio, ha dato il via libera all'abbattimento. "La Soprintendenza,
la stessa alla quale Sgarbi aveva chiesto di tutelare l'edificio, ha dato
il via libera", continua Bianchi. Un vero show quello che il critico ha
fatto in paese. "Ha accusato gli abitanti di non riconoscere la cultura. A
un certo punto, la folla di cittadini radunata ha iniziato a urlargli
"Buffone". Sul luogo e poi intervenuto anche l'avvocato del critico
Pierpaolo Cassarà, parcheggiando la sua jaguar fuori dagli spazi
consentiti. E la Polizia Locale lo ha ricambiato con una generosa multa.
Tornando alla mostra sul Morazzone, il critico compie uno "sgarbo" al quale
il sindaco Fontana risponde per le rime.
"L'idea di una mostra sul Morazzone, in occasione dell'anniversario
dell'anno prossimo, la portiamo avanti da quando è cominciato il
mandato - spiega Fontana -l'interesse di Sgarbi ci aveva comunque fatto
piacere e avevamo quindi iniziato a lavorare con lui. Ma mettendo subito le
cose in chiaro". L'amminìstrazìone aveva infatti mostrato
quale era il budget che poteva investire: tra il Comune e la Provincia di
Varese e la Regione Lombardia abbiamo potuto recuperare poco più di
100mila euro, ai quali si è sommato dopo il contributo del Comune di
Morazzone. Insomma, con qualche altro sponsor privato la cifra messa sul
tavolo dalle istituzioni era di 150 mila euro. "Sgarbi lo sapeva e ha detto
che a portare la quota mancante ci avrebbe pensato lui". Il critico si
è mosso attraverso la Fondazione Pellè, legata a
Cassarà, che avrebbe dovuto portare il contributo mancate. "Cosa che
non è avvenuta. Almeno non per la cifra che era necessaria". Quanto
la fondazione Pellè abbia messo sul piatto non si sa, ma sembra sia
una cifra molto ridotta. Sicuramente meno di quanto il Comune di Morazzone,
piccolo paese di qualche migliaio di anime, è pronto a investire.
Perché Sgarbi o non Sgarbi, la mostra si farà. "O meglio
cercheremo di ripartire dal punto dove eravamo prima dell'arrivo del
critico - dicono - perché una cosa è certa: grazie a Sgarbi
abbiamo sicuramente perso tempo". Fontana non si risparmia poi una
frecciata a Sgarbi: "Non ci ha sorpreso la sua uscita di scena. Durante
tutta l'organizzazione ci sono state numerose lacune. Noi amministratori
del territorio la nostra parte, compreso il reperimento delle risorse e la
messa a disposizione del luogo della mostra, la abbiamo fatta.
Evidentemente, non tutti si sono impegnati". Se la puntata di Striscia la
Notizia andrà in onda con gli insulti di Sgarbi verso la Lega,
è già pronta un'azione legale.
(Marco Tavazzi/Libero, 3 novembre 2009).
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