A/H1N1, un'influenza troppo influenzata. Comunicato di Rappresentanze Sindacali di Base Pubblico Impiego - Confederazione unitari di Base



A/H1N1, un'influenza troppo influenzata. Comunicato delle Rappresentanze Sindacali di Base Pubblico Impiego - Confederazione unitari di Base




4 novembre 2009
Inserito da Lorella Binaghi
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Giro com'indicato da Otrebla, trascrivendo per intero il comunicato delle "Rappresentanze Sindacali di Base Pubblico Impiego - Confederazione unitari di Base" tratto dal sito web http://sanita.rdbcub.it/

LB




H1N1 un'influenza troppo influenzata
dalla tragedia a Topo Gigio!

Nazionale – mercoledì, 21 ottobre 2009

Dopo mesi e mesi di campagna terroristica sugli effetti nefasti dell’influenza “suina” (A/H1N1), immagini da tutto il mondo di gente la cui vita sembra appesa al filo di una mascherina, aggiornamento in tempo reale dei morti causati dal virus assassino, da qualche giorno apprendiamo - da Topo Gigio - che l’influenza A è “una normale influenza” e che bastano 5 semplici regole, peraltro di buona educazione, tipo lavarsi le mani e coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce e/o starnutisce (sigh!), per combatterla.


E perché allora terrorizzare mezzo mondo?

Perché seminare terrore è stato funzionale all’elargizione di un bel po’ di miliardi di euro alle case farmaceutiche, che hanno immesso sul mercato un vaccino di dubbia utilità e con tempi di sperimentazione assolutamente insufficienti a garantirne la sicurezza!



E ora, finito il tormentone sui nefasti effetti dell’influenza A, qualcuno deve essersi ricordato che è in arrivo pure quella stagionale che annualmente mette in ginocchio Pronto Soccorso e strutture sanitarie, ridotte all’osso dal Piano di Rientro di Marrazzo, che ha tagliato nel Lazio più di 4000 posti letto.


Si inaugurano così, in ordine sparso, nuove strutture costruite appositamente per far fronte alla temutissima, quanto inesistente, pandemia. Purtroppo, però anche il personale – grazie ad un decennale blocco delle assunzioni – è ridotto all’osso. Quel poco rimasto subisce, di fatto, le gabbie salariali attraverso il taglio di una parte consistente del salario accessorio imposto dal Piano di Rientro regionale, ed è costretto a carichi di lavoro incompatibili con la qualità delle prestazioni sanitarie, con la propria sicurezza e con quella degli utenti.

Gli inviti insistenti alla vaccinazione, rivolti al personale sanitario, altro non sono che, da una parte, il tentativo di testare dal vivo un vaccino fatto in fretta e solo per il profitto delle case farmaceutiche e dall’altro, quello di tenere al lavoro forzatamente un personale totalmente insufficiente. Infatti anche l’assenza di poche unità sarebbe capace di mettere in crisi l’ordinaria gestione delle strutture sanitarie, figuriamoci poi di quelle estemporaneamente aperte sotto i flash dei fotografi e finalizzate solo alla campagna elettorale!

Ma noi seguiremo alla lettera le regole di Topo Gigio ed in particolare la 5 “…febbre, tosse, raffreddore, mal di testa …. RESTA A CASA”.


NOI NON CI VACCINIAMO

Coordinamento Nazionale RdB P.I. settore Sanità Sabino Venezia


Fonte http://sanita.rdbcub.it/







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