“Forte e Chiaro” l'arresto dell'Assessore Regionale in Lombardia Piergianni Prosperini
“Forte e Chiaro” l'arresto dell'Assessore Regionale in Lombardia Piergianni Prosperini
20 dicembre 2009
Inserito da Lorella Binaghi
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Fonte:
http://www.clandestinoweb.com/editoriale
18 dicembre - di David Parenzo - “Se non succede in tv non
esiste”. E’ vero. Non occorre certo scomodare i grandi
maestri della sociologia per ca‐ pire come sia cambiato il nostro
Paese. L’orgia dei talk show televisivi fa a gara per avere questo o
quel politico: gli ascolti salgono e i network sono soddisfatti. Ecco
allora un Massimo D’Alema mantecare un risottino da Vespa, un Di
Pietro ballare al bagaglino (nelle odiate tv del nemico Berlusca) con Aida
Yespica e una simpatica Vladimir Luxuria naufraga all’Isola dei
Famosi. Il politico in tv è indubbiamente un genere televisivo e,
svuotate le piazze, si riempiono i palinsesti. I politici del territorio,
poi, non ne parliamo: vivono grazie alle te‐ levisioni locali, la
nuova “piazza virtuale” che raggiunge milioni di persone.
Il caso dell’Assessore regionale lombardo Piergianni Prosperini
è emble‐ matico. Le sue sparate sono un cult su Youtube e il
colto “dottore”‐ così si fa chiamare da amici e
colleghi ‐ è conteso dalle emittenti perché è
uno che quando va in video fa ascolto. In tv il Piergianni è nato:
fin dai tempi di Milano Italia, quando sfidò Gad Lerner
apostrofandolo con un “Uè ricciolino, bada a come
parli”, poi sbarca nelle televisioni regionali forte del suo fisico
massiccio da boxer (uno e novanta di al‐ tezza, 140 di torace, 46 di
piede) e dalla battuta facile. Mai Prospero avrebbe pensato di finire
così: arrestato in diretta Tv. Sugli schermi di Antenna 3 Lombardia,
la farsa si è trasformata in tragedia. Una tragedia tutta
drammaticamente italiana che ha un solo protagonista: la fuga di
notizie.
Alle 20.30 le agenzie scrivono: “Arrestato l’Assessore
Regionale della Lombardia Piergianni Prosperini. L’accusa è di
corruzione e turbativa d’asta nell’ambito di un’in‐
chiesta sugli appalti in tv”. Roberto Poletti, il giovane e brillante
anchormen meneghino dalla provocazione facile, sta conducendo il suo
programma “Forte e Chiaro”.
Vede l’agenzia, strabuzza gli occhi e chiede subito alla regia di
mettersi in contatto con l’Assessore. Passa qualche minuto e
Prosperini è in diretta tv: “Assessore, stanno uscendo
delle agenzie che dicono che sei stato arrestato! E’ vero? Dove ti
trovi?”. La voce al telefono si fa seria: “In arresto? Ma io
sono qua nel mio ufficio della Re‐ gione, come in
arresto?”.
A quel punto il conduttore si sbigottisce: “Ma che roba è? Mi
sembra di essere alle Comiche. Le agenzie dicono che sei stato arrestato e
invece sei al telefonino in diretta con me. Ma che
succede?”.
Prosperini in quell’istante si è visto piombare in ufficio gli
uomini della Guardia di Finanza che gli consegnano il mandato di cattura.
“Ma non credo…come, non mi pare? Ehi – urla alla sua
collaboratrice ‐ dicono che sono in arresto ma non è vero.
Sono qua bello paciarotto ma ora non posso scusa devo chiudere…
”
.
Sono solo pochi minuti, ma tanto basta. Gli ospiti in studio rimangono
allibiti, la tensione è palpabile.
Indipendentemente da come si concluderà il processo, in un paese
civile può un indagato venire a sapere del proprio arresto
attraverso la televisione? Chi pagherà per la vergognosa fuga di
notizie? Non si poteva usare maggior cautela nei confronti di un persona
sottoposta ad indagine? E se in quel momento davanti alla tv ci fosse stata
la moglie, la figlia o l’anziana madre dal cuore debole?
La decisione di un fermo non viene mai presa nel giro di pochi minuti, qua
non si tratta di un pericoloso criminale accusato di stupro e violenza sui
minori ‐ caso in cui il blitz si rende necessario ‐ ma di un
uomo che certo non era in procinto di scappare alle isole Fiji in cerca di
impunità.
Ancora una volta è stata lesa la dignità di una persona,
qualcuno ha perso l’occasione per dimostrare che il nostro è
un Paese civile.
Commenti (7) >>
scritto da Agnese, dicembre 19, 2009
Mi meraviglio di Parenzo, giornalista che ho sempre seguito a Telelombardia
per la simpatia e la professionalità. Mi meraviglio perchè
non va al di là dello stupore per la fuga di notizie e non manifesta
sgomento per le pesanti accuse che la magistratura rivolge a Prosperini.
Sarà perchè anche Telelombardia è coinvolta in questa
brutta storia.
...
scritto da Tobia, dicembre 19, 2009
Ma lo avete mai sentito parlare Prosperini ? Ma c'era proprio bisogno di
fare un giornale per difendere chi non va difeso ? Ribadisco, siete braccia
rubate all'agricoltura. Ma Berlusconi aveva bisogno anche di tre pirla come
Voi?
...
scritto da gigiotto, dicembre 19, 2009
FAZIOSO.
...
scritto da Mauriziohh, dicembre 19, 2009
Essendo un garantista, considererò Prosperini presunto innocente
sino alla eventuale sentenza definitiva di condanna. Tuttavia, se tale
sentenza dovesse davvero arrivare, allora potremmo dire che il vero
clandestino (della legalità e dei valori cristiani) era proprio
questo curioso politico che della legalità e dei valori cristiani si
era fatto paladino televisivo, evidentemente, al solo scopo di ottenere
facili consensi che gli garantissero posti di potere.
...
scritto da Francescouno, dicembre 18, 2009
il leghista Meroni probabilmente intendeva che non si dovrebbe arrestare
nessuno e concentrare le indagini su un certo giovanotto semita che, nato
in questo periodo, si è leggermente esaltato e ha cominciato a
sbandierare idee che ai leghisti e ai loro amici non piacciono
granché, d'altronde da un giudeo che ti puoi aspettare?
...
scritto da Giuseppe Di Ruocco, dicembre 18, 2009
bella palla parenzo, prosperini non era sorpreso, ce li aveva già
davanti prima di essere chiamato, vergognati tu e quella cloaca di
pierluigi diaco, servetto genuflesso in carriera, questo giornale è
uno schifo, non vende una cippa e ci scrive pure il sondaggista falsario
crespi...sei finito proprio in basso parenzo.. Giuseppe Di Ruocco
Merate- Lecco
...
scritto da cerescioli antonio, dicembre 18, 2009
Beh, però si sapeva da un pò che Propserini era nelle mire
dei PM. Vi erano già state delle avvisaglie. Dopodichè hanno
detto in diretta che dovevano arrestarlo, così diceva il mandato di
cattura. Mah, saròà successo che, siccome vi erano altri
arresti di suoi sodali, lo si sarà saputo a causa dell'arresto di
costoro, avvenuto prima di quello del Propserini. Beh, io mi preoccupo poco
delle fregnacce scritte qui sopra, questi qui depredano, turbano aste, son
come le cavallette, son senza dignità insomma...ma se così
è, come fai a calpestare una dignità che non hanno? Stamane
il leghista MERONI (MERONI, non Maroni) sosteneva che a Natale non si
dovrebbe arrestare nessuno...la finisco qui e lascio avoi le conclusioni,
saluti, ceres
Tratto in
http://www.clandestinoweb.com/editoriale/21221
Approfondimenti

http://www.federciclismo.it/lombardia/
Assessore regionale lombardo Piergianni Prosperini
(2008).
"Chi
è Pier Gianni Prosperini"
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