Mostra del "Morazzone", alcune precisazioni



Mostra del "Morazzone", alcune precisazioni




20 dicembre 2009
Inserito da Lorella Binaghi
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Particolari di città sommersa sul fondo dell'Oceano Atlantico, immagine satellitare, 9 dicembre 2009.
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Nella foto l'opera del Morazzone Cristo deriso, Valencia.


Dopo la distruzione di Villa Bianchi, Sgarbi rinuncia al suo impegno nella realizzazione della mostra sul pittore Pierfrancesco Mazzucchelli detto il "Morazzone". Ma l'evento non sarà rimandato. . . .

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell'avvocato Pierpaolo Cassarà, presidente della Fondazione Labus-Pullé per gli studi letterari e giuridici.

VARESE - La questione della Mostra di Pierfrancesco Mazzucchelli detto “il Morazzone” non può essere messa in relazione con l’assurdo atto vandalico della distruzione della Villa Bianchi, nell’indifferenza e nella complicità dell’Amministrazione comunale di Morazzone. La Mostra “del Morazzone” nasce, nella realtà dei fatti e degli antefatti, da una proposta ed intesa tra il Prof. Vittorio Sgarbi e la Fondazione Labus – Pullé chiamato da me Avv. Pierpaolo Cassarà in qualità di Presidente.
In più occasioni il Prof. Sgarbi è venuto a Varese con molto entusiasmo e disponibilità, proponendomi di coordinare il Comitato che, d’intesa con il Sindaco di Varese, i Sindaci dei Comuni interessati, insieme anche alle Fondazioni Bancarie, alla Provincia, alla Regione ed altre istituzioni, si fossero resi disponibili a partecipare alla realizzazione della grande Mostra “sul Morazzone”.

Per questo il Prof. Sgarbi fece ripetuti sopralluoghi, pensò anche ad un Comitato di Studi presieduto dalla Prof.sa Mina Gregori, curatrice della grande Mostra del Morazzone del 1962 allestita in Villa Mirabelli, ed incontrò alcuni Sindaci molto disponibili, tra i quali quello del Comune di Morazzone. Incontri utili, ma ancora preliminari, perché prima dei finanziamenti si discusse della sede e, dopo varie ipotesi tra cui Villa Panza di Biumo, si convenne sulla possibilità di utilizzare Villa Mirabelli, con le considerazioni circa l’opportunità di rinunciare temporaneamente alle sue funzioni museali.
Si rimase, dunque, d’intesa di fare un successivo sopralluogo a Varese con il Prof. Sgarbi ed i responsabili di Arthemisia.
Evidenzio che, in questa fase, la questione finanziaria appariva così dunque ancora prematura, ma gli Enti pubblici indicarono preventivamente una disponibilità intorno ad Euro 130.000,00 ed io assicurai la valutazione dell’impegno da parte della Fondazione Labus - Pullé intorno ad Euro 100.000,00. Una volta definita la sede, avrei iniziato così la ricerca degli altri fondi, tenendo conto della disponibilità di Arthemisia di partecipare con una quota fino ad Euro 200.000,00.
Questo è lo stato di programmazione attuale della questione Mostra.

Per quel che riguarda la Villa Bianchi di Morazzone, ero sempre presente agli incontri tra il Prof. Sgarbi ed il Sindaco Matteo Bianchi, e posso testimoniare l’impegno di quest’ultimo e delle rassicurazioni dallo stesso esternate in almeno tre incontri tenutisi tra Luglio e Settembre 2009. Nell’ultimo incontro avvenuto a Milano verso la fine del mese di Ottobre, in presenza anche del Sindaco di Varese Attilio Fontana, il Sindaco Matteo Bianchi non parlò delle problematiche interessanti Villa Bianchi, ma nel frattempo sollecitato dal Prof. Sgarbi, rassicurò anche me sull’esito positivo della vicenda; poi le cose sono precipitate come tutti hanno visto, nonostante l’attenzione dei media e le sollecitazioni di Sgarbi ai sovrintendenti, responsabili quanto il Sindaco di Morazzone, di inerzia ed insufficiente tutela.
Trattandosi di una questione culturale, fortemente simbolica, il Prof. Sgarbi annunciava al Sindaco di Morazzone che, in mancanza di un segnale di forte interesse, coerenza e convinzione “che poi in effetti non c’è stato” non sarebbe stato più disponibile a continuare il proprio impegno per la Mostra, se la Villa Bianchi fosse stata abbattuta, e così è stato.
So che il Prof. Sgarbi ha comunicato la sua rinuncia al Sindaco di Varese.
Di tutto questo sono profondamente dispiaciuto, perché la sua passione era evidente e lapalissiana, ed io avevo il compito di produrre la Mostra, alla quale avevo aderito con forte entusiasmo.
Di fatto nessuna difficoltà insormontabile alla realizzazione della Mostra, per quello che mi riguarda, se non questo ingiustificato incidente nel quale, nella sua ira, il Prof. Sgarbi ha coinvolto anche me.
Ritengo quindi inopportuno ipotizzare, per l’unica causa della rinuncia del Prof. Sgarbi, difficoltà inesistenti ad aver rapporti con il Sindaco della Città che ha dato il nome “al Morazzone”.
Il Prof. Sgarbi aveva annunciato di rinunciare al proprio impegno nella realizzazione della Mostra semplicemente per scongiurare l’atto di inciviltà estrema dell’abbattimento di Villa Bianchi.
Mio impegno ora per la Fondazione Labus - Pullé è mantenere i rapporti con il Prof. Vittorio Sgarbi per realizzare la Mostra in un’altra città, a Milano ad esempio ovvero in alternativa in un’importante Fondazione anche nel territorio di Varese. Per un grande pittore come “il Morazzone” e con il Prof. Sgarbi con cui condividiamo la passione e l’impegno concreto per la tutela del patrimonio artistico, rimaniamo disponibili alla realizzazione di questo progetto nato da iniziativa esclusiva della Fondazione Labus - Pullé che si è impegnata alla raccolta dei fondi necessari per il grande evento culturale internazionale. Martedì 03 Novembre 2009 17:18

Il Presidente, Avv. Pierpaolo Cassarà


Fonte http://www.sateliosnews.it/














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