Bardello: la sperimentazione della giunta politica è respinta dai residenti!



Bardello: la sperimentazione della giunta politica è respinta dai residenti!




8 ottobre 2010
Inserito da Lorella Binaghi
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In rilievo sulle cronache di giornali locali la protesta dei residenti a Bardello (VA) ad una nuova viabilità stradale forzata ingiustificata e imposta a quanto sembra dal sindaco e la sua giunta per dispoisizioni non ancora chiarite fra la Provincia di Varese e il comune.

Lorella Binaghi


6 ottobre 2010 - Bardello, MARCO BERNASCONI, EGIDIO CALVI, CARLO OSSOLA, IOLANDA MARIA OSSOLA, DANIELE TERZUOLI in una lettera inviata a redazione@varesenews.it, hanno scritto:
"Si fermi la sperimentazione di Bardello" (VA)
Fonte: http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id=184158

Pubblichiamo la lettera inviata da alcuni residenti di Bardello alla Provincia di Varese e alle amministrazioni dei Comuni coinvolti, in cui vengono espresse le critiche alla sperimentazione viabilistica in atto.

I sottoscritti..., tutti risiedenti in Comune di Bardello, premettendo che con ordinanza priva di numero, protocollo di classificazione 11.13.1 del 10 agosto 2010, il Dirigente del Settore Viabilità e Trasporti della Provincia di Varese ha disposto modifiche viabilistiche comportanti l’istituzione di una nuova viabilità nel centro abitato di Bardello; che, in particolare, come indicato nell’ordinanza, “i veicoli provenienti da Besozzo e Gavirate potranno raggiungere le località di Bardello centro, Biandronno e Bregano utilizzando la nuova rotatoria in premessa meglio descritta lungo la S.P. n. 50 e conseguentemente il tracciato della via Piave”; che tale modifica, si legge nelle premesse all’ordinanza, è stata assunta sulla base di “ripetute proposte, nel corso degli anni, giunte dal Comune di Bardello al fine di riorganizzare la circolazione veicolare all’interno del comune stesso”; che nel corso dell’istruttoria la Provincia avrebbe raccolto, sempre secondo l’ordinanza, “assenso alla modifica viabilistica”, da parte dei Comuni interessati; che l’ordinanza ha carattere sperimentale e sarà confermata decorsi 60 giorni dalla sua adozione in caso di esito positivo della sperimentazione; che gli scriventi in qualità di residenti in Bardello sono interessati e pregiudicati dalle modifiche del traffico veicolare; che con istanza in data 09/09/2010 hanno esercitato il proprio diritto d’accesso agli atti presso la Provincia e il Comune di Bardello, chiedendo copia della documentazione relativa al procedimento richiamato in oggetto; che in data 30/09/2010 la Provincia di Varese ha evaso la richiesta rilasciando la documentazione richiamata nella nota di trasmissione Prot. Nr. 0096184 del 22/09/2010; che in data 04/10/2010 il Consorzio di Polizia Locale Nord Ovest Varese, cui il Comune di Bardello ha trasmesso la richiesta degli scriventi, ha rilasciato copia delle ordinanze nn. 50 e 51 del 10/08/2010 di modifica della viabilità in Comune di Bardello a completamento di quanto disposto dalla Provincia sui tratti stradali di propria competenza;

Tutto ciò premesso, gli scriventi intervengono nel procedimento in qualità di residenti nel territorio comunale di Bardello in prossimità dei tratti viari interessati dalle modifiche della viabilità di cui all’ordinanza provincia n. 11.13.1 del 10/08/2010 e con la presente chiedono sin d’ora che le Amministrazioni in indirizzo, ciascuna per quanto di propria competenza, all’esito del periodo di sperimentazione, assumano ogni atto utile per ricondurre la viabilità alla conformazione originaria, revocando per l’effetto ogni determinazione assunta o assumenda in relazione alla richiamata sperimentazione. In particolare, con la presente, si chiede di revocare e comunque non proseguire la sperimentazione di cui all’ordinanza della Provincia di Varese n. 11.13.1 del 10/08/2010 e di revocare, anche nell’esercizio dei poteri di autotutela, le ordinanze del Consorzio di Polizia Locale Nord Ovest Varese nn. 50 e 51 del 10/08/2010 che hanno modificato la viabilità nei tratti interni al centro abitato e di ritornare per l’effetto alla viabilità originaria. Tutto ciò in forza delle seguenti CONSIDERAZIONI

- La modifica della viabilità ha ridotto il flusso veicolare su una via provinciale poco abitata (la Via Roma e la Via Quaglia ora sono sensi unici) e ha trasferito tutto il traffico su una via che attraversa l’intero paese.

- Prima del 10 agosto u.s., il traffico era distribuito su tutte le vie principali di Bardello; ora viene invece convogliato su un’unica via, ad alta densità abitativa: i residenti in Via Piave e vie limitrofe sono 481 (su una popolazione totale di 1549).

- L’attuale percorso per i veicoli in transito da Gavirate verso Biandronno/Bregano/Malgesso consta di ben 1,5 km in più di percorrenza: questo provoca l’aumento delle emissioni di gas inquinanti e peggiora notevolmente la qualità dell’aria. La trasformazione di Via XXV Aprile in un senso unico ha triplicato il traffico nella Via Matteotti su cui si affaccia la Scuola Elementare: ciò comporta innanzitutto rischi notevoli al mattino per la sicurezza dei bambini e dei loro accompagnatori e, in secondo luogo, un aumento delle code nelle ore di entrata e uscita dalla Scuola.

-Il nuovo percorso ha creato disagi, pericoli, difficoltà lungo una via di quasi un chilometro, in cui risiede più di un quarto degli abitanti di Bardello.

- Il tratto stradale su cui è stato convogliato il traffico è privo delle misure minime di sicurezza: mancano marciapiedi e, ove presenti, sono discontinui e alternati su un lato e l’altro della strada (costringendo così i pedoni a pericolosi attraversamenti senza nemmeno l’ausilio delle strisce pedonali); non c’è spazio sulla carreggiata per il passaggio dei pedoni; la velocità dei veicoli è sostenuta (ben oltre i limiti consentiti) e non ci sono presidi per rilevarla, né dissuasori adeguati; in alcuni punti della Via Piave le dimensioni ridotte della strada non consentono il passaggio contemporaneo di due mezzi (non necessariamente tir, ma anche solamente due furgoncini) in direzione opposta.

- L’inversione del senso unico di marcia in Via Piave ha incrementato il traffico dei mezzi pesanti a velocità sostenuta che nell’originaria conformazione percorrevano vie più sicure e più idonee al loro transito. Questo è comprovato anche dalle lamentele dei residenti di Biandronno che vedono transitare nelle loro vie anche autoarticolati, tir, bilici che mai prima d’ora avevano visto.

- Il transito dei veicoli provoca sollecitazioni del terreno che si trasmettono agli edifici a ridosso della strada e che mettono a repentaglio la loro stabilità: al passaggio delle auto e, ancor più, dei mezzi pesanti i vetri (e in alcuni casi i muri) addirittura tremano.

- Quella che era a tutti gli effetti da gran tempo una zona residenziale (come risulta dal piano regolatore vigente e come documentano i certificati di destinazione urbanistica) si trova ora a essere attraversata da un’arteria a grossa percorrenza. Questo provoca, come si è detto, un notevole innalzamento dell’inquinamento dell’aria, ma anche un aumento considerevole dell’inquinamento acustico: i mezzi pesanti in transito verso le aziende della zona circolano dalle prime ore del mattino (si parla delle 5:15) e disturbano la quiete e il riposo dei cittadini. La qualità della vita è quindi decisamente peggiorata per i residenti e soprattutto per i più deboli (bambini, anziani e malati). Sono stati avvistati mezzi con carichi pericolosi: non è ammissibile che cisterne di gas o di benzina transitino nel centro abitato. Sulla stampa locale il Sindaco di Bardello ha recentemente affermato che per il nostro paese transitano 12.000 veicoli al giorno. Questo significa che, se ciascun veicolo deve percorrere 1,5 km in più al giorno, in un anno vengono percorsi più di 6,5 milioni di km in più, con conseguenze ovvie ed evidenti sull’ambiente, sui tempi di percorrenza e non ultimo sui costi sostenuti dai cittadini. Nella sola giornata del 21 settembre u.s., lungo la Via Piave si sono verificati ben tre incidenti. Ciò evidenzia come l’attuale viabilità non consenta comunque di diminuire il numero di sinistri, rispetto alla situazione precedente. In esito all’accesso agli atti si è potuto constatare come la sperimentazione non sia stata né preceduta né accompagnata da uno studio preventivo sul traffico e sul numero dei sinistri, né da rilievi sui flussi veicolari (nonché sull’inquinamento acustico e atmosferico). Tutto ciò rende ingiustificata e immotivata la modifica alla viabilità. L’attuale viabilità non consente neppure di ridurre il numero dei veicoli in transito da Bardello (vero problema del paese), ma, al contrario – come si è detto -, ha favorito l’aumento dei mezzi pesanti e delle loro dimensioni: ciò rappresenta un palese contrasto con la logica, i principi dell’ecologia e la volontà di riduzione del traffico nei centri abitati. Mentre i paesi limitrofi hanno, negli anni, adottato provvedimenti di tutela dei propri cittadini e della loro qualità di vita (si veda per esempio il senso unico introdotto a Travedona Monate che di fatto impedisce il transito dei mezzi pesanti), la nostra Amministrazione si è mossa nella direzione opposta.

- È mancato qualsiasi coinvolgimento della comunità locale e sono stati pretermessi i diritti di partecipazione dei soggetti interessati, poiché i cittadini non sono stati informati delle intenzioni dell’Amministrazione comunale né durante le fasi di studio, né a ridosso della sperimentazione. A quanto risulta agli scriventi la decisione non è stata nemmeno discussa con i Consiglieri Comunali partecipare all’elaborazione del progetto) e ciò contrasta con quanto si vorrebbe in una democrazia degna di questo nome. A questo si aggiunga che dall’Amministrazione comunale non è giunta alcuna informazione esaustiva in ordine alle ragioni della sperimentazione, attribuendo la responsabilità esclusiva della modifica alla Provincia di Varese. In tal modo non sono stati chiariti i termini della questione, i problemi da risolvere, gli attori in campo, i rilievi eseguiti, le valutazioni degli esperti. La nuova viabilità non consente neppure di eliminare le code, dal momento che gli incolonnamenti si sono solamente “spostati” da una parte all’altra del paese e si sono oltretutto aumentati, vista l’attuale concentrazione dei veicoli su un’unica via. I rilievi che abbiamo effettuato (in modo molto “artigianale” certo) affermano che, nella settimana dal 30 agosto al 3 settembre (con scuole e molte aziende ancora chiuse), dalle 7:15 alle 7:30 del mattino, (che quindi non hanno avuto modo di sono transitati in Via Piave dai 462 ai 504 veicoli, che significano circa 2000 veicoli all’ora. Quindi se la questione da risolvere erano i presunti incolonnamenti in prossimità del “Ponte” sul fiume Bardello (tra l’altro limitati alle sole ora di punta - com’è naturale che sia -), c’è un’evidente sproporzione tra il problema e l’intervento attuato: per salvaguardare un centinaio di metri si sono creati disagi, pericoli, difficoltà lungo una via di quasi un chilometro, in cui risiede più di un quarto degli abitanti di Bardello.

-Di norma, di fronte a un piano viabilistico innovativo, si procede in primo luogo ad approntare le infrastrutture adeguate e le modifiche necessarie (aperture nuove vie per decongestionare il traffico in primis) e solo successivamente viene modificata la viabilità (che rappresenta l’anello finale della catena). Con l’Ordinanza Provinciale del 10 agosto 2010 è stato compiuto un percorso opposto.

- Le strade del nostro Comune erano già di fatto pericolose per anziani, bambini e persone diversamente abili per la presenza di numerose barriere architettoniche; ora diventano ancora più rischiose perché esposte al transito di un numero considerevole di mezzi pesanti e al passaggio di veicoli a velocità sostenuta.

- I disagi, ovvi e manifesti per gli abitanti di Via Piave e delle vie limitrofe, non sono circoscritti a questa parte (comunque importante per estensione e per densità abitativa) del paese: anche coloro che risiedono in Via Marconi, per esempio, lamentano il fatto di trovarsi ora a ridosso di una strada percorsa ? da un numero triplicato di veicoli. Il disagio si trasforma in pericolo quando per esempio ci si deve immettere su Via Piave o Via Marconi provenendo da un’abitazione privata o da una via secondaria: si sono già riscontrati casi di incidenti in questi due mesi di sperimentazione.

- Le rimostranze generate dall’attuale circolazione provengono inoltre anche dai commercianti di Bardello: la riduzione del passaggio in prossimità dei negozi diminuisce il loro fatturato e mette a rischio la loro sopravvivenza. Da parte loro sono già state avanzate richieste di intervento sia all’Amministrazione Provinciale che all’Amministrazione Comunale.

- I cittadini hanno creduto e investito in questo Comune, scegliendolo come località per acquistare casa in una zona residenziale a basso impatto. Oggi l’Amministrazione Comunale, chiedendo e sostenendo questa modifica alla viabilità, viene meno al proprio dovere di tutela, sostegno e protezione nei confronti di gran parte dei cittadini.

- Il provvedimento del 10 agosto e la viabilità ivi stabilita è in contrasto anche con quanto affermato in alcuni passaggi del documento “Orientamento del Piano di Governo del Territorio del Comune di Bardello” (marzo 2010) pubblicato sul sito del Comune stesso: "determinare le condizioni affinché possano essere attenuate le problematiche ambientali indotte dai volumi di traffico di attraversamento, in particolare per quanto attiene alle emissioni inquinanti e al rumore". "Prevedere soluzioni viabilistiche alternative al fin di attenuare, nel medio ? termine, le problematiche indotte dai volumi di traffico di attraversamento, concertando se del caso tali soluzioni con i comuni contermini e con la Provincia" "Prevedere specifiche e puntuali soluzioni viabilistiche [...] per risolvere specifiche problematiche di sicurezza e di circolazione" "Migliorare la qualità degli spazi pubblici nell'intorno delle scuole e del municipio, con il fine di realizzare una "piazza" centrale in grado di attrarre funzioni commerciali e aggregazione di persone"

- In occasione dell’incontro pubblico tenutosi il 13 settembre u.s. nella sala consigliare del Comune di Bardello, Sindaco e Vicesindaco si sono impegnati a convocare, prima del termine della sperimentazione, un Consiglio Comunale Aperto al pubblico in cui l’Amministrazione Comunale e i cittadini si sarebbero confrontati sull’argomento e avrebbero messo a fattor comune idee, proposte, alternative. Purtroppo la promessa è stata disattesa: nessun Consiglio Comunale Aperto al pubblico è stato fin’ora convocato e siamo ormai giunti al termine dei 60 giorni previsti dall’Ordinanza Provinciale.

- Sempre Sindaco e Vicesindaco dell’Amministrazione Comunale nei confronti di questa nuova viabilità sarebbe stata resa nota alla popolazione di Bardello dopo i rilievi che tecnici incaricati avrebbero effettuato sul territorio: ebbene, a oggi, i cittadini non sono ancora stati informati né dell’identità e delle competenze dei tecnici incaricati, né della tipologia dei rilievi, né tantomeno della posizione ufficiale dell’Amministrazione Comunale.

- I residenti di Bardello e coloro che, pur non risiedendo nel nostro territorio transitano per le nostre strade quotidianamente hanno spontaneamente raccolto le firme contro questa nuova viabilità e chiedono un ripristino della situazione precedente: il numero è considerevole, visto che parliamo di 2940 firme e del 50,08% degli aventi diritto al voto di Bardello. In una democrazia che si rispetti non si possono non tenere in considerazione dati importanti come questi, che alleghiamo alla presente a sostegno della nostra istanza. 6/10/2010 MARCO BERNASCONI EGIDIO CALVI CARLO OSSOLA IOLANDA MARIA OSSOLA DANIELE TERZUOLI redazione@varesenews.it


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