PDM, MAGGIORE DELL'ESERCITO CARLO CALCAGNI PER CURARSI RISCHIA ACCUSA DISERZIONE
PDM, MAGGIORE DELL'ESERCITO CARLO CALCAGNI PER CURARSI RISCHIA ACCUSA DISERZIONE
9 settembre 2010
Inserito da Lorella Binaghi
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www.fpcgil.it/
Maggiore Carlo Calcagni
Tratto in
www.partitodirittimilitari.org/
URANIO: PDM, MAGGIORE DELL'ESERCITO PER CURARSI RISCHIA ACCUSA
DISERZIONE – Roma 16 gennaio 2010 – Il maggiore
dell’Esercito Carlo Calcagni, reduce dalle missioni nella ex
Jugoslavia, la cui malattia, conseguenza dell’uranio impoverito,
è stata riconosciuta dipendente da causa di servizio, domani si
recherà in Inghilterra per sottoporsi ad un ciclo di cure
indispensabili alla sua sopravvivenza.
In una intervista trasmessa da Radio Radicale il segretario del partito per
la tutela dei diritti dei militari e delle forze di polizia, Luca Marco
Comellini, ha chiesto al Ministro della Difesa Ignazio La Russa di
intervenire con la massima urgenza per concedere al maggiore
dell’Esercito Carlo Calcagni, in conformità a quanto previsto
dalla vigente normativa, la dovuta autorizzazione per recarsi
all’estero (Inghilterra) per essere sottoposto alle indispensabili
cure presso un centro clinico altamente specializzato.
Il maggiore Calcagni, iscritto al Ruolo d’Onore delle Forze armate,
è stato riammesso in servizio dal 1 gennaio scorso presso la Scuola di
Cavalleria di Lecce e, quindi, come ogni militare in servizio, è
assoggettato alle norme dell’ordinamento militare. La mancanza di
risposte e l’inerzia dell’amministrazione militare nel
concedere la dovuta autorizzazione lo hanno messo difronte alla difficile
scelta tra il servire la patria adempiendo ai suoi obblighi di servizio o
pensare alla propria vita e sottoporsi alle cure necessarie alla sua
sopravvivenza.
Nell’intervista il Maggiore Calcagni si è detto amareggiato
dalla risposta negativa fornitagli telefonicamente solo ieri mattina da una
dirigente della Direzione Generale della Sanità Militare ma che non
potrà fare a meno di recarsi in Inghilterra per curarsi, anche a
rischio di essere accusato di diserzione per essersi allontanato dal
servizio senza la dovuta autorizzazione.
Comellini ha concluso invitando il ministro La Russa ad intervenire
immediatamente sulla questione che non riguarda solo il caso del maggiore
Calcagni ma anche tutti gli altri militari che, come il maresciallo Diana,
sono costretti ad affidarsi alla sensibilità dei cittadini per potersi
permettere di sostenere i costi delle cure che li tengono in vita.
Il ministro La Russa ha una grossa responsabilità e il suo
disinteresse verso questa e altre situazioni simili non farebbe altro che
confermarci la sua incapacità di gestire un ministero così
importante e delicato come quello della Difesa che, certamente, non
può essere lasciato nelle mani di personaggi più propensi ad
imporre le loro libere interpretazioni delle norme che a farne una puntuale
e corretta applicazione.
I nostri più sentiti auspici di guarigione al maggiore Carlo
Calcagni!
Lorella Binaghi e il comitato spontaneo di cittadini/e Lepontini a
Varese
varcomitatispontanei@yahoo.it
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