Bordello ITALIA (Spunti di riflessione su un fenomeno in evoluzione). Di Nicola Bonelli



Bordello ITALIA (Spunti di riflessione su un fenomeno in evoluzione). Di Nicola Bonelli




12 luglio 2010
Inserito da Lorella Binaghi
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Bordello ITALIA (Spunti di riflessione su un fenomeno in evoluzione).


8 luglio 2010 - “Mani pulite” è solo un ricordo; Tangentopoli vegeta, prospera, si rinnova e si organizza in CRICCA; il Paese si sfascia e s’impoverisce.

Ormai ogni giorno la cronaca giudiziaria ci informa di “appalti truccati” e di “gare pilotate”; ci parla di Corruttori e di Corrotti: di ogni genere e professione; di ogni schieramento politico; di dentro e fuori le istituzioni; da Nord a Sud del Belpaese.

Durante la prima Repubblica è nato il Comitato del Malaffare. Che nel corso della seconda è cresciuto e si è meglio organizzato. Gestisce immense risorse pubbliche; si muove con “Direttive europee” e con strutture parallele (CIPE… Protezione Civile… ecc.); si dota di nuove leggi; si rafforza e perfeziona; diventa un Sistema che ormai opera nella “legalità”. Per adesso non si riesce a fermarlo. Nella terza repubblica, poi si vedrà…

A distanza di trenta anni, risuona ancora attuale l’allarme di Enrico Berlinguer sulla questione morale: “I Partiti di oggi (1981) non fanno più politica… Sono soprattutto macchine di potere e di clientela… Gestiscono interessi, i più disparati… talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune…” Ed ancora: “La questione morale non si esaurisce scovando ed arrestando dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione… La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di soffocare in una palude”.

I Partiti di oggi (2010) fanno anche di peggio, ma lo fanno sempre più “nel rispetto della legge”. Nel senso che quei “metodi di governo”, cui si riferiva Berlinguer, che una volta erano arbitrari e per lo più illegali, sono sempre più consentiti, codificati e spesso imposti dalla legge. La “palude” si allarga… la democrazia sta emanando l’ultimo respiro.

Antonio Di Pietro continua ad agitare la spada degli ormai improbabili “Valori” d’Italia; - ad inveire contro i malfattori; - a redigere liste di proscrizione: di qua i buoni, di là i cattivi. Ma quando fa il Ministro usa le stesse leggi per appalti pubblici che produssero la Dazione Ambientale da lui stesso scoperchiata negli anni 80-90. Anzi, magari senza accorgersi, rinnova quelle leggi e le perfeziona per lo scopo: vedi il Decreto Legislativo n. 163 del 2006. Vi sono leggi che consentono, stimolano e impongono il Malaffare; - leggi che riducono la trasparenza, ed aumentano la discrezionalità di chi amministra; - leggi che mortificano la competitività individuale e la capacità organizzativa delle imprese; - leggi che vanificano la libera concorrenza e promuovono la formazione dei Clan di appartenenza: A.T.I., Consorzi di imprese, Cartelli e Consorterie varie, spesso vere e proprie associazioni per delinquere; - leggi che trasformano la gara pubblica in una partita al mercante in fiera. - leggi che consentono il numero chiuso… la trattativa privata… l’appalto concorso… l’affidamento a corpo… Tutti espedienti utili per gonfiare a dismisura il costo dell’opera ed affidarla a chi pare e piace.Leggi immorali, mistificatorie e truffaldine sugli appalti pubblici: - leggi aderenti agli interessi della CRICCA; - leggi idonee all’allegra gestione delle pubbliche risorse, ed alla spartizione della torta Italia…

Beppe Grillo si propone di cambiare le cose, facendo pulizia dei malviventi presenti in Parlamento. Ho aderito anch’io alla sua iniziativa. Ma mi rendo conto che non basta; che tale “pulizia”, qualora ci fosse, non sortirebbe alcun cambiamento immediato; che andrebbe fatta la stessa pulizia anche negli apparati; nel ginepraio di dirigenti statali e regionali; artefici anche loro, e forse più dei politici, del degrado attuale.

C’erano una volta la Maggioranza (che governava) e la Opposizione (che controllava). Ora esistono il Partito del Fare ed il Partito del Dire. Con la differenza che mentre il Dire ed il Fare di una volta erano separati dal mare, i Due di oggi sono legati dal Malaffare.

In questa commedia italica – in scena sia al teatro centrale che in quelli regionali, con le stesse compagnie di centrodestra e centrosinistra ma con ruoli a volte invertiti – il gioco delle Parti è sempre garantito: grazie al collante di cui sopra.

La vera tenutaria del Bordello “ITALIA” è la Burocrazia, mentre l’alternarsi elettorale equivale alla “rotazione” quindicinale dell’ante-Merlin. Il PEGGIO della società italiana, dal punto di vista culturale e morale, si è insediato ai vertici della Pubblica Amministrazione. Ma, ripeto, cambiare l’intera classe dirigente non serve a niente se chi vi subentra dopo dovrà operare con le stesse leggi vigenti.

La Giustizia, per scarsità di mezzi e processi arretrati, è assai malandata, ed anche resa impotente dalle leggi. Vi sono leggi che consentono il perpetrarsi all’infinito dell’Abuso d’ufficio, che peraltro non è più reato; - leggi che inseguono il Garantismo e sopprimono il Rigore; - leggi che forniscono impunità e strapotere a chi amministra; - leggi che permettono l’appropriazione del bene pubblico, il cui furto non è più perseguibile d’ufficio ma solo su querela di parte: da parte di Chi ne promuove la “gestione privata”. Dopo aver subito le varie “Riforme della Giustizia”, la legge non è più uguale per tutti: vi sono leggi e procedure (modello 45) che permettono agli inquirenti di congelare le inchieste; che rendono facoltativa l’azione penale, demolendo in tal modo uno dei pilastri fondamentali della democrazia. Quanto agli inquirenti di buona volontà, non rimane loro che lo strumento delle intercettazioni. Ma ancora per poco.

Assistiamo in questi ultimi anni alla demolizione sistematica della Costituzione da parte del centro-Destra. Ma questo avviene dopo che il centro-Sinistra, in tanti anni di governo precedente e con le tante leggi approvate, l’aveva già svuotata: la Costituzione.

“La corruzione di una Repubblica nasce dalla proliferazione delle leggi”, affermava Tacito. Leonardo Sciascia amava ripetere che l'arma più efficace per combattere e vincere la mafia, è la Legge. A quanto pare, chi ha veramente capito il concetto è la Controparte, che si è fatto le leggi su misura per imporre il suo Sistema. Sono le leggi il vero piccone usato dall'Antistato per demolire, mattone dopo mattone, lo Stato democratico. Sono le leggi a consentire la massima discrezionalità e lo strapotere a Coloro che gestiscono la cosa pubblica, ed a trasformarla in Cosa loro. Sono le leggi a permettere una sempre più Allegra gestione delle risorse, a fornire gli strumenti per truffe e rapine su appalti e forniture pubbliche, ed a garantirne l’impunità.

Al punto in cui siamo, la Corruzione è nello spirito delle Leggi ancor prima che nella natura dei Governanti. E’ un vero e proprio SISTEMA che ormai si è compiuto. E’ l’ANTISTATO che ha occupato e modellato le Istituzioni, e si è fatto STATO.

Segue una rassegna stampa, scaricabile anche da www.fontamara.org/rassegna una serie di articoli, in ordine cronologico a ritroso, dal 2007 al 1981.

Attenzione: ho voluto inserire e chiudere la rassegna con il seguente Articolo 21, anche se non tratta gli argomenti sopra elencati (alluvioni, appalti, detriti e tangenti) perché lo scenario dei rifiuti in Campania, descritto da Erri De Luca (2007), richiama alla mente il monito lanciato da Carlo Maria Martini (1992) Articolo 1. La “palude” istituzionale che “soffoca la democrazia” – paventata da Enrico Berlinguer nella sua “Questione morale” (1981) Articolo 0si è già realizzata. Ma di questo passo – di manfrina in manfrina, di consulenza in consulenza, di emergenza in emergenza, di affare in malaffare – alla fine, il tutto (istituzioni comprese) si ridurrà in una montagna di monnezza.

Ci sarà insomma un’immane catastrofe, sotto la quale “finiremo schiacciati”, così come paventava il cardinale Martini nel 1992…
…e i topi avranno il sopravvento: su Tutto e Tutti
.



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Sommario della rassegna in ordine cronologico inverso:

Articolo 21Alla fine i topi avranno il sopravvento:
quando il tutto sarà ridotto in monnezza

Dal Corriere della Sera del 23.05.2007 – di Erri De Luca



Articolo 20Truffe miliardarie lungo i fiumi: la Parte lesa,
la Parte danneggiata, la Giustizia malandata
:

Dal settimanale “Il Resto” del 12.05.2007 – di Nicola Piccenna



Articolo 19L’uso privato di risorse pubbliche:
Belze-Bubbico sulla Via della Seta

Dal Corriere della Sera del 26 aprile 2007– di Carlo Vulpio



Articolo 18Ombre sull’Italia:
intervista al pm Luigi De Magistris

Da “l’Unità” del 1 aprile 2007– di Sandra Amurri



Articolo 17Il PIZZO Nazionale (negli appalti):
prima causa d’impoverimento del Paese

Dal settimanale “Il Resto” del 31 marzo 2007– di Nicola Bonelli



Articolo 16Un fiume di soldi sperperati per sistemare il Basento:
il rischio alluvioni in aumento nel Metapontino

Da “la Nuova Basilicata” del 28 febbraio 2006 – di Giuseppe Cariglia



Articolo 15Sistemazioni-rapina del 2003-05 nei fiumi di Basilicata:
interventi ad hoc per “sistemare” il pubblico denaro

Da “Giornale della Sera” del 2 settembre 2005 – di Nicola Bonelli



Articolo 14Gestione scellerata del territorio:
aumenta il rischio idraulico in Pianura Padana

Da “Gazzetta di Sondrio.it” del 30 ottobre 2004 – di Nicola Bonelli



Articolo 13Le stramberie del WWF Italia

Da “La Voce di Mantova” del 16 aprile 2004 - di Nicola Bonelli



Articolo 12Le Beffe della Protezione Civile

Circolare ufficiale dell’agosto 2003.a Ministeri, Prefetture ecc.



Articolo 11Alluvioni e fiumi in secca:
due aspetti dello stesso problema

Da “Quarry & Construction” dell’agosto 2003 – di Nicola Bonelli



Articolo 10Rischio fiumi: Bertolaso lancia l’allarme

Da “La Stampa” del 23 luglio 2003 – di Fabio Poletti



Articolo 9Alluvione 2000: interventi di somma urgenza;
Appalti e Tangenti in “trattativa privata”

Da “La Stampa” del 12 giugno 2003 – di Lodovico Poletto



Articolo 8Sistemazioni-fantasma del 1988-90 in Basilicata:
grandi Operazioni spartitorie

Da “la Nuova Basilicata” dell’1 aprile 2000 – di Nicola Bonelli



Articolo 7Una carognata amministrativa regionale:
al fine di soffocare la legalità

Da “La Nuova Basilicata” del 24 febbraio 1999 – di Nicola Bonelli



Articolo 6Alluvioni ’94: “ricompaiono” i detriti in alveo;
se ne appalta la rimozione di milioni di metri cubi

Da “La Stampa” del 5 novembre 1995 – di V. Tess.



Articolo 5Alluvioni ‘94: gli alvei ostruiti e i fiumi esondano,
“ma non ci sono detriti in alveo”

Dal “Giornale” del 10 maggio 1995 – di Vittorio Mathieu



Articolo 4Alluvioni devastanti del 1994: un grido di protesta
da parte dei sindaci “Quegli Uffici sono da sopprimere”

Da “il Giornale” della fine 1994 – di Beppe Gualazzini



Articolo 3Un grido d’allarme da parte delle imprese:
“Concussione-corruzione legislativa”

Da “il Giornale” del 20 maggio 1992 – della Redazione



Articolo 2Un autorevole suggerimento rimasto inascoltato:
“Appalti, 7 Regole per la trasparenza”

Da “il Giornale” del 13 maggio 1992 – di Lorenzo Acquarone



Articolo 1Un monito per restaurare la legalità violata:

Da “Avvenire” del 10 maggio 1992 – di Carlo Maria Martini



Articolo 0La Questione morale

di Enrico Berlinguer - 1981



Nicola Bonelli

www.fontamara.org/index.htm





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www.lancsngfl.ac.uk/




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