I Leponti a Varese

Fiore della vita, Osireion, Abydos, Egitto.
I Leponti a Varese.
Da: Cittadini di varcomitatispontanei@yahoo.it
Telefono e fax n° 0332 870008
Articolo aggiornato il 23 Novembre 2007.
Allo Spettabile Assessore dell'Ufficio Identità Culturale
di Varese, 21100.
Signor Giangiacomo Longoni
Telefono n° 0332 252042
glongoni@provincia.va.it
28 marzo 2007
Spettabile Assessore, sono stati archiviati presso musei, uffici e
biblioteche, documenti e reperti riguardanti l'identità storica,
culturale e linguistica dei popoli che diedero origine all'idioma parlato e
scritto a Varese e dintorni.
Ogni individuo che nasce o è ospitato in una comunità
linguistica, chiunque esso sia è beneficiato di sintesi culturale,
il linguaggio riconosciuto.
I residenti in distretti di Varese, sono prove esistenti di un'antica
civiltà che era in possesso di lingua e scrittura secoli prima
dell'anno zero. Riprodotta con lo stesso alfabeto da Lisbona a Makar ed
usata da ogni popolo delle Alpi, e delle valli alluvionali padane.
Si tratta inequivocabilmente di civiltà dei Leponti.
Alcuni Varesini, con lo scopo d'affascinare chiunque s'interessi di storia
e costume hanno avviato
"Rassegna
del Var"
prodotta per difendere più possibili identità culturali,
insieme a salute, patrimonio e territorio. Noi siamo abitanti delle Alpi e
delle Valli Lepontine. In pratica siamo stati e siamo ponti fra culture, os
pontes, pontefici. Studiosi che cercano l'origine dei nomi hanno costatato
che "insubri" non esistono per nulla a Varese e distretti (pura
invenzione).
http://www.cieliparalleli.com/rassegnadelvar00/invenzionedellainsubria2.html
Qualche spiritoso, ha aggiunto il termine insubri su cartine geografiche
moderne che non possedevano spazi liberi sufficienti a contenerlo e per
tale ragione è stato posto su una catena montuosa non
identificabile. (...). Intanto, sono svaniti reperti da musei e da
biblioteche, libri che dimostrerebbero ulteriormente l'antica presenza
della civiltà dei Leponti a Varese e dintorni. Esperti di
numismatica, hanno in ogni caso realizzato pagine web dove compaiono foto
con monete precristiane ritrovate in aree cisalpine che riproducono il
portale di Goal.
http://www.cieliparalleli.com/rassegnadelvar00/ilportaledigaol.html
(...).
I Leponti rivogliono indietro il loro patrimonio, in nome di tutti i
cittadini e degli ospiti che potrebbero aver altrettanta voglia
d'apprezzarlo!
Esiste, in aggiunta, un tentativo d'imporre forzatamente, oltre a quella
italiana, un'ltrettanto inventata lingua come lo è il latino
(Lusitano/Sassone) fra cittadini residenti da generazioni in distretti di
Varese, mentre i Varesini studiano attualmente un suo derivato, vale a dire
la lingua inglese per comunicare in campo internazionale.
La presenza dei Leponti in tutte le valli prealpine è ulteriormente
confermata da tre piramidi monumentali situate a Montevecchia,
http://www.lombardiainrete.it/03/Articoli/Articolo/?t=127&Ta=Storia
da una città ora sommersa nel lago di Como, Dongo. (Un'antica
città dei Dagoni), visibile coi programmi satellitari. Ulteriori
prove saranno dimostrate da monumenti che renderemo noti. (...).
http://earth.google.it
(...).
In tutto il grande parco litico della Val Camonica (Comunicante), sono
abbondantemente descritte tecnologie, costumi, ambiente, scienze
astronomiche e culti degli antichi popoli comunicanti. Mentre a Varese,
definita "Cultura della Lagozza", sono del tutti scomparsi, in cambio di
una mummia tenuta nelle segrete del museo insieme a splendidi reperti sulla
civiltà dei Leponti. (...). In cambio di colonne frantumate
collocate nell'unica sezione aperta del museo interimente dedicata ai
"Romani", n°1 stanza. (?). Nessuno potrà in ogni caso abolire la
nostra identità culturale e l'idioma originario (Lusitano). (...).
Le nostre nonne lo hanno trasmesso e lo stesso continueremo noi a
farlo.
Tutti quelli che invece usano il termine "insubriae", provengono
dall'ospedale di "Pavia", "Ferrara", "Roma" o da tombini della "Linea
Cadorna": http://www.provincia.va.it/lineacadornavarese/(...).
Altri da regioni più a Nord ma, si sono tutti stabiliti a Varese.
Sarebbero individui arrivati da giù fino a casa nostra (in-su-bri) o
da su verso giù,
in-giu-bri. (...). Colonie d'indesiderabili che non vogliamo più
mantenere. Vediamo l'esempio d'alcuni sgradevoli pubblicisti operanti nei
nostri distretti che tentano di diffondere arte necrofila, tramite siti
elettronici sovvenzionati con fondi pubblici locali varesini,
http://www.isotc211fgdp.info/insituispra/it/geodata.htm
http://www.insituispra.info/
oltre che con fondi pubblici nazionali italiani, europei, totali. Vedere la
stessa foto in allegato derivata dai links fino al seguente:
http://www.constructart.com/
(Cliccare sul logo centrale e andare a fondo pagina, estrazioni dalla
rivista insituispra.it)
Noi ci rifiutiamo di mostrare prodotti d'artisti necrofili che
rappresentano a colori e a tutto tondo cadavere, sono senz'altro
anatomopatologhi in sintonia con fautori di "case del futuro",
www3.varesenews.it

Sullo sfondo è visibile un palazzo supporto per SRB che nasconde Villa Margherita. Intorno a quello che era uno splendido
parco botanico sono rimaste solo edere avvolte a lampioni. Si deduce che potrebbe spuntare un grattacielo, alcuni
promotori che i cittadini di Varese non frequentano, non badano certo a spese. "Il loro futuro potrebbe essere senz'altro lì".
(Zobel). (...).
Sarebbero creatori di "naturalità modificata" stanziatisi all'ex
parco botanico di villa Margherita, a Varese. Un'intera collina (donazione
alla città di Francesco Tamagno, illustre Otello), trasformata senza
pubblici consensi in un tempio promozionale a sostegno di case
farmaceutiche e produttori di pecore clonate ("Dolly"). (...). Sarebbero i
mercanti che osano abbigliarsi con colori sacerdotali (1) che non si
possono infilare senza gravi rischi
http://www3.varesenews.it/
Presenzino festini in maschera a casa loro! Noi non vogliamo più
sponsorizzarli né tantomeno ospitarli gratis a casa nostra. Quelli
che intendono fare propaganda entro competenze giuridiche del varesino
potrebbero pagare tariffe alte, esigeremo tesorerie locali per riscuotere
quelli che oramai tutti chiamano: restituiti ai cittadini in euro (redditi
di cittadinanza in euro). (...). Vivremo di rendita e di turismo invece
d'espatriare per lavoro ogni giorno fuori di sedi residenziali. (...).
A scopi di pubblicazione, continueremo la ricerca presso l'archivio dati
dell'Ufficio Identità Culturale di Varese (Biblioteche, musei).
Gli archivi come i libri sono patrimonio giuridico protetto, lo stesso le
selve, gli alberi dei monumenti storici, importanti quanto l'aria, l'acqua,
la terra e il sottosuolo (Statuto di governi locali, 2007).
I residenti di un luogo sono una sorta di dei, custodi e padroni di quel
patrimonio. L'idioma parlato, infatti, determina nazioni e
nazionalità. Molteplicità esistenziali, differenziazioni
culturali, mercati popolari e danze. Patrimonio che i venditori di bozzoli
vorrebbero eliminare, insieme alle stirpi. Pare proprio che qualcuno tenti
di sottrarre identità culturale anche ai Leponti e la nostra ricerca
è solo agli inizi... (...).
Abbiamo già scritto a cittadini del Canton Ticino, Leponti anche
loro. (...).
Parliamone dunque tutti, riunendoci negli stadi locali, sufficientemente
capienti per ospitare rappresentanti d'ogni civiltà tutti saranno
invitati a partecipare ad incontri e a dibattiti aperti su temi come
turismo, patrimonio, costume, benessere ed economia locali. Altro che
ritrovo per pochi singoli in baitine/ristoranti del Parcheggio Rile
Tenore! I Leponti hanno domande da rivolgerle con urgenza perché
sono seriamente intenzionati ad ampliare i loro interessi e ricerche
culturali per tale ragione depositano questo testo formalmente presso
l'Ufficio Identità Culturale della loro città.
All'Ufficio Identità culturale, noi per ragioni indicate, domandiamo
nomi e cognomi d'autori delle frasi: "razza comunitaria", "non perdiamo
tempo" (...)., "il vostro futuro e qui" (...). Inoltre, data di
pubblicazione e nomi d'autori del paragrafo: "Il conferimento dei Suoi dati
anagrafici è facoltativo, ma necessario per l'iscrizione alla
Biblioteca e per fruire quindi dei suoi servizi. Informativa per gli utenti
della rete bibliotecaria della provincia di Varese". Testo apparso dieci
giorni fa, sembra. che non reca date e nomi ma tenterebbe di diventare
"legge" in estemporanea, a favore di qualche ignoto, presso i nostri
distretti. (...).
Mentre per quanto riguarda monumenti archeologici industriali presenti nel
Parco Rile Tenore, bisognerà prima discuterne abbondantemente fra
cittadini e autorità locali, potrebbero benissimo essere più
idonei ad accogliere rassegne culturali e non saranno certo sacrificati per
una centrale elettrica fotovoltaica.

www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php
Calice. Archeologia industriale a Castiglione Olona (Va), 2007.
Subumani hanno reciso grossi alberi a metà per far luce a
pannelli solari, basta domotica selvaggia! (...).
Esiste altra tecnologia degna dei cittadini residenti in distretti
varesini! I quali conoscono case produttrici di sistemi che non inquinano
né distruggono patrimonio e territorio. Vacuum Energie, e
così di seguito
Cellule solari che assorbono energia anche di notte
http://www.cieliparalleli.com/documenti000/cellulesolari_nanotecnologia.html
La macchina per fare la pioggia a volontà dello scienziato Pier
Luigi Ighina
http://www.cieliparalleli.com/documenti000/rainmaker.html
L'autovettura ad aria compressa che può fare a meno della
benzina
http://www.cieliparalleli.com/documenti000/autoadariacompressa.html
(...).
Sarà indispensabile organizzare assemblee pubbliche per consultare
le popolazioni residenti in distretti di Varese. Noi non vogliamo
permettere ulteriori abbrutimenti al nostro già avvilito paesaggio,
bene giuridico protetto. I molestatori saranno isolati, secondo i nostri
intenti. I responsabili di scempi e di politiche segrete pagheranno i danni
già in parte documentati, ai residenti, con euro sonanti
(Restituito).
Chi tenta di distruggere industrie turistiche e chi ha già distrutto
o danneggiato patrimonio pagherà (lo ripetiamo, di tasche proprie).
Potrebbero benissimo essere intraprese "azioni legali collettive". Nessuno
osi più promuovere prodotti tecnologici obsoleti sul territorio ed
entro nostre competenze giuridiche facendo uso di testate giornalistiche
che usufruiscono di fondi pubblici per distribuzione d'informazione. Dal
2003, queste ne prendono a profusione, ma hanno promosso e venduto, fino ad
ora con quei fondi, frullatori eolici ciclopici e prodotti elettromagnetici
ridondanti che hanno devastato ed avvilito benessere e fantastici paesaggi
naturalistici Lepontini per fini lucrativi esclusivi. Era nostro
Patrimonio, prezioso per sussistere con turismo e noi intendiamo chiedere
risarcimento dei danni subiti. Intere colline, selve, paesaggi, monumenti e
intimità (privacy) violate.
(...).
Avanzi tecnologici del XVII secolo, noi non li vogliamo più, e non
permetteremo che si distruggano ambiente e patrimonio dei Leponti. Abbiamo
altre prospettive. (...).
Parleremo soprattutto di questo, presso pubbliche riunioni che Lei
organizzerà per chiarire temi ora solamente accennati (Secondo
statuto dei governi locali). Siamo sicuri che per mezzo della sua
apprezzabile capacità professionale si potranno realizzare, in tempi
veloci, incontri attraenti, durante le prossime manifestazioni. Attraverso
festival avremo modo di conoscere chi intenderà smontare le nostre
legittime dichiarazioni.
Nell'attesa noi le chiediamo di spedirci i nomi d'autori di frasi
specificate in tempi ragionevolmente brevi.
Inviti ad aggiungere dati alle nostre ricerche più possibili
cittadini, per cortesia, col mezzo delle Sue funzioni (testate
giornalistiche locali).
Rimaniamo nell'attesa.
Cordialmente
I cittadini di varcomitatispontanei@yahoo.it
Telefono e fax n° 0332 870008
Nota
1 - Promoters (Foto sotto) in abiti del secolo XV d. C.,
rappresentanti di un senato della "Università Insubriae" seduti
sotto un logo che allude ad un'in-su-bri-a-e, fasulla e a tube di
Falloppio. Convegno del 26 marzo 2007 nell'aula Musa a Como. Senza consensi
popolari, si sono scambiati onorificenze facendo uso del simbolo "seme
della vita" o "settima sfera", riscontrato in ogni civiltà
(Patrimonio Universale) e che essi chiamano per errore "rosa camuna".
http://www3.varesenews.it/scuola/articolo.php?id=68417
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