Varese: Via San Michele del Carso. DELIRIO DI TRAFFICO – EPPURE LE SCORCIATOIE CI SAREBBERO. Di Pierluigi Scomazzon



Varese: Via San Michele del Carso. DELIRIO DI TRAFFICO – EPPURE LE SCORCIATOIE CI SAREBBERO. Di Pierluigi Scomazzon


6 Agosto 2008
Inserito da Lorella Binaghi - Spedisci E-Mail


Iniziamo a trasmettere relazioni su frequenti incidenti stradali e pedonali riscontrati in Via San Michele del Carso a Giubiano.

L'articolo che segue č solo la prima parte di relazioni compiute da un cittadino varesino, il Signor Pierluigi Scomazzon, residente in Via San Michele del Carso, lo stesso, ha raccolto tutte le sue segnalazioni scritte al Sindaco, Vigili Municipali di Varese e naturalmente a testate giornalistiche locali.

Quello che segue č solo la prima parte, un dossier č stato archiviato da Pierluigi Scomazzon. Il resto seguirā fra breve.

LB



DELIRIO DI TRAFFICO – EPPURE LE SCORCIATOIE CI SAREBBERO
Di Pierluigi Scomazzon - Spedisci E-Mail

VARESE - 13 Marzo 2003
Lettera aperta a “La Prealpina”


Io colgo lo spunto da alcuni articoli apparsi sul suo quotidiano riguardanti il traffico cittadino e la volontà si costruire strade per snellire il traffico. Ho fatto alcune riflessioni e considerazioni.

Quando ero piccolo ed abitavo sul Viale Belforte (erano gli inizi degli anni 50) io ed alcuni amici, ci divertivamo a trascrivere su di un quaderno i numeri di targa delle macchine che percorrevano il Viale, ci sedevamo sul marciapiede di fronte al Ristorante Giardino, all’incrocio con Via Podgora, il traffico era limitato, vi erano ancora i tram, evidentemente le auto erano di proprietà di persone che allora noi consideravamo “I ricchi” – era un bel divertimento! I viali più trafficati d’allora erano così come sono oggi: Viale Belforte, Viale Valganna, Viale Borri, Via San Vito Silvestro, Viale Aguggiari.

Nel 1956 la mia famiglia si trasferì a Giubiano, le auto che percorrevano le strade del rione erano rare, si poteva giocare al pallone in strada e non v’erano pericoli – malgrado ciò gli amministratori della città avevano studiato la possibilità di tangenziali in modo di far scorrere il traffico automobilistico in periferia.

Tangenziale Sud, attuale Viale Europa incompleta, (bene la Nord lacuale), tangenziale Est e bretella Via Gasparotto – Viale Belforte (per fortuna non l’hanno costruita), hanno realizzato solo la sopraelevata della ferrovia Nord che collega Viale Belforte con Via Carnia.
A questo punto la mia riflessione è stata: hanno costruito la sopraelevata, hanno costruito la tangenziale incompleta che collega Gazzada Schianno con Lozza – Ponte di Vedano con la Folla di Malnate, ora: “Non c’è più bisogno di costruire la bretella Gasparotto – Viale Borri – Viale Belforte” ed invece no, si vuole portare altro traffico in centro; quando è già caotico e si corre ai ripari fermando le auto con marmitte non catalitiche. Quando si fermeranno anche quelle catalitiche? Poi il discorso cade sul fatto che i soldi per fare queste strade non ci sono – allora io mi domando: non è il caso di lasciar perdere, di conservare quel poco di verde che ancora esiste in prossimità della città ed eventualmente completare le tangenziali iniziate e mai finite? Con eventuali parcheggi in zone limitrofe e collegare il centro con bus navetta? Sempre che i soldi ci siano, altrimenti comportiamoci come ci hanno insegnato da piccoli, vale a dire, risparmiare ed eseguire i lavori quando ci sono i soldi – Il 31 ottobre, era giornata del risparmio ed a scuola ci facevano fare un tema sull’argomento, voi ve lo ricordate? Oggi invece, c’insegnano che bisogna spendere anche quando non ci sono i soldi, perché così si crea lavoro (ma non è una presa in giro?) certamente siamo più ricchi di cinquanta anni or sono, ma è poi vero?

Altro discorso che si sente ogni tanto, “Bisogna sacrificarsi per i nostri figli” giusto, ma che cosa lasceremo ai nostri figli? Debiti, smog, città caotiche, cemento ed asfalto? Magra consolazione.

Altra riflessione: nel 2002 sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo ospedale, portando traffico pedonale ed autoveicoli in Via San Michele del Carso. Giornalisti, televisioni locali hanno ampiamente illustrato l’inizio dei lavori, tutti si sono prodigati nel dire che provvedevano a risolvere il problema traffico, parole che si sono sentite dire sovente (fame di parcheggi), ma non a pagamento! Hanno posto guard rail, cartelli di senso unico, vietato l’accesso a pedoni su una corsia e cartelli di sosta vietata, il marciapiede provvisorio non è ancora stato installato. I vigili ogni tanto passano, ma sembra che non abbiano tempo o l’ordine di fermarsi per verificare il pericolo che incombe sui pedoni che percorrono la via, in alcuni momenti bisogna camminare in mezzo alla strada con il pericolo d’essere investiti. Qualche volta si è avuta la possibilità di parlare con alcuni vigili ma loro dicono che non possono farci niente, “Non c’è l’ordinanza del sindaco”.

Io ho fatto notare, prima che collocassero il guard rail, la pericolosità della zona e, che negli ultimi anni ci sono stati trentacinque incidenti di cui alcuni gravi, un capo cantiere mi ha risposto “Non sono neanche poi tanti”.

Che cosa aspettano a risolvere questo semplice problema? (Aspettano che vi sia il morto?). In tal caso non ci vogliono soldi ma, soltanto buona volontà.

Grazie e Distinti Saluti.

Pierluigi Scomazzon










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